Allegro triste nello
stesso tempo quel signore canuto e assai temuto s'affaccia e
manifesta anzitempo il clima gelido col primo starnuto
volge
all'indietro il suo saluto all'autunno a cui ei è succeduto lo
sguardo in avanti par chimera attende il caldo della
primavera
nella sua veste fredda et bianca c'offre con la mano
dolce e stanca la gioia d'apprezzare le stagioni ognuna ha le
proprie largizioni
l'inverno con le sue imperfezioni freddo
intenso at temperatura mite ci tempra spirito e le afflizioni che
come per magia paion svanite
vedendo all'orrizonte
comparire stagione profumata e carezzevole sinuosa come solo lei sa
fiorire facendo svanire tutte le nuvole
temuto e rispettato è il
Signore dai capelli candidi e argentati siam come avvolti in un
torpore per destarci ancor più confortati
Splendido il suo manto
bianco che copre il suolo come un manto l'immensa distesa che
financo ci sembra apparir un vero
incanto
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