Spento è or il mio pensiero
di luce che più non s'accende
s'illumina il nuovo sentiero
mi guida e per mano mi prende
M'avvio per sponde ignote
Non conoscendo la mea sorte
S'arrossano di pianto le gote
Perchè chiuder debbo le porte
Sbarrarle a chi mi è parente
A chi lascerò ora e per sempre
Chieder dovrò a un veggente
Di spiegar loro le mie tempre
Un addio certo triste e doloroso
Ma necessario pei miei concetti
Lasciar tutti forse anche lo sposo
E parte dei miei figli diletti
Serena m'incammino per la strada intrapresa
Lasciando a chi rimarrà un caloroso saluto
Augurandomi d'esser da parenti e amici compresa
Vo coi Dipendenti abbandonando l'amato liuto
Raccolgo i miei indumenti
i tomi pongo in un baule
stringo forte forte i denti
mentre ripongo il grembiule
dolorosa è questa partenza
tribulazione e indignazione
si somma alla sofferenza
e all'avvenuta rassegnazione
Imprese note e nobili gesta
racconterem ai nostri posteri
ora con aria truce e funesta
partirem sperando che s'avveri
Si attui quella dolce chimera
di trovar quel Regno lontano
dove il nostro sogno s'avvera
tenerci un dì tutti per mano
[Modificato da Girulinda De Forneris
16/12/2005 20.41]
E’ già da tempo che volevo
farlo.. ma ero un po’ intimorita.. comunque voglio farvi sapere che vi
ammiro molto..
Ho molto da imparare da persone come voi..